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venerdì 17 luglio 2009

Notorious

Regista: George Tillman jr.
Cast: Jamal Woolard, Angela Bassett, Derek Luke, Anthony Mackie, Antonique Smith, Naturi Naughton, Sean Ringgold, Jermaine Denny, Charles Malik Whitfield, Marc John Jefferies, Dennis L.A. White, Mohamed Dione, Julia Pace Mitchell, Menyone DeVeaux, Christopher Jordan Wallace, Ricky Smith, Amanda Christopher, Cyrus Farmer, David Costabile, Jasper Briggs
Genere: Drammatico
Durata: 122 min
Distributore: 20th Century Fox

Trama: Christopher Wallace è un ragazzino nella Brooklyn (più esattamente a Bed-Stuy, la zona dove Spike Lee ha ambientato molti dei suoi primi film) degli anni ’80. “Grasso, nero e brutto” come lo apostrofa una coetanea mentre canta fuori da scuola. Passano gli anni e il ragazzo cresce e diventa “The Notorius B.I.G.” (interpretato da adulto da Jamal Woolard), rapper grintoso e promettente che dalle sfide nei locali a colpi di insulti diventa all’improvviso una star. Dietro di lui il re del marketing del rap, Sean “Puffy” Comb (Derek Luke). Acclamato dai fan, pieno di donne, il giovane si trova “con più soldi e più problemi”. Ad ancorarlo un po’ alla realtà la madre (Angela Bassett). Le pressioni sono molte, le tentazioni anche, essere acclamato dai fan e assalito dalle ragazze non è facile. In più cresce la rivalità tra i rapper della costa orientale e quelli della West Coast, capeggiati da Tupac Shakur (Anthony Mackie). Quest’ultimo è ucciso da Puffy all’ingresso dello studio musicale e Notorious, che incontra i poliziotti mentre corre a mettere pace con la pistola in mano si ritrova tra gli accusati. La vendetta non si fa attendere. Nel ’97, all’uscita da uno spettacolo, il rapper venticinquenne è assassinato da un auto che lo affianca al semaforo. Una storia vera, quella raccontata da George Tillman jr (Men of Honor - L’onore degli uomini) in Notorious. Un biopic abbastanza classico nel dosaggio di elementi – il sociale, il melò, l’azione, la musica, l’ironia – e in uno stile molto rap nella forma, con inquadrature rapide ma non in stile videoclip. Il risultato è un buon lavoro (ma dimenticatevi 8 Mile, più appassionante e dotato di una regia con più personalità) che ripercorre un momento importante della scena musicale e della cultura musicale degli anni ’90. Quando i rapper si fecero prendere la mano per avere successo e si fecero la guerra. A perderci Christopher, che forse era il più umano e saggio di tutti: “come possiamo cambiare il mondo se non riusciamo a cambiare noi stessi?” dice poco prima di morire. E dà alla figlia un consiglio contro il machismo di quel mondo: “non permettere mai a nessun uomo di chiamarti bitch!”

Guarda il trailer del film "Notorious"

AL CINEMA DAL 17 LUGLIO

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