Cerca il tuo film nel blog

venerdì 28 agosto 2009

Chéri

Regista: Stephen Frears
Cast: Michelle Pfeiffer, Kathy Bates, Rupert Friend, Felicity Jones, Iben Hjejle, Bette Bourne, Gaye Brown, Tom Burke, Natasha Cashman, Andras Hamori, Toby Kebbell, Nichola McAuliffe, Joe Sheridan, Hubert Tellegen, Jack Walker, Rollo Weeks, Frances Tomelty, Anita Pallenberg, Harriet Walter
Genere: Drammatico
Durata: 100 min
Distribuzione: 01 Distribution

Trama: Parigi. Inizio del Ventesimo secolo. Le arti dominano la vita sempre più intensa della capitale francese. Uno degli elementi catalizzatori delle nuove energie sono (come peraltro in passato) le cosiddette cortigiane. Prostitute di alto livello, partecipano della vita delle classi più elevate. Tra di loro ha un ruolo particolare Léa che, ancora assolutamente attraente, si è ritìrata a vita privata senza alcun rimpianto. Un giorno Madame Peloux, un tempo seducente collega e ora donna priva di fascino, le presenta il figlio che non sembra avere altro nome se non l'appellativo materno "Cherie". Il giovane è inesperto e Léa dovrebbe, per così dire, 'svezzarlo'. Ma lo svezzamento si trasforma in una relazione che dura sei anni. Finché, un giorno…Stephen Frears sembra ormai aver trovato gusto nel lasciare nell'asciugatoio di un prezioso passato della My Beautiful Laundrette le descrizioni del presente per andare a ricercare con caustica ironia le radici dell'oggi nelle pieghe di un mondo apparentemente dorato. Che si tratti di Buckingham Palace (The Queen) o delle audaci proposte di Lady Henderson l'ormai quasi settantenne volge lo sguardo indietro senza spingersi troppo oltre come fece ai tempi di Le relazioni pericolose. Se all'epoca il riferimento letterario era 'alto' oggi Frears può permettersi di andare a rileggere una scrittrice, Colette, che sicuramente non si rivolgeva alle classi più elevate culturalmente. Sa di poterselo permettere grazie alle prestazioni del duo Pfeiffer/Bates che rappresentano, sia sul piano fisico che su quello dei ruoli, degli opposti assolutamente complementari. Nel mezzo, con un volto che ricorda quello di Louis Garrel (ma liberato da un esistenzialismo ostentato), l'oppresso (sin dall'appellativo materno) ma bisognoso di affermazione individuale, Cherie.È intorno al suo ruolo di maschio sempre più incerto tra il sentimento vero e le convenzioni sociali che entrano in campo le dinamiche di una società incapace di presagire un futuro destinato a ben altri conflitti. Una notazione a margine: la nomination per l'Oscar 2010 almeno per i costumi ci sembra dovuta

Guarda il trailer del film "Chéri"

AL CINEMA DAL 28 AGOSTO

0 commenti: